arte&antropologia — a cura di Rosario Perricone
Antropologia e declinazioni delle immagini e degli immaginari
tre seminari con Francesco Faeta
Palazzo Fernandez, Aula Magna (aula 10)
Sullo sfondo di una teoria fenomenologica dello sguardo e delle rappresentazioni, nel primo seminario ci si soffermerà, in prospettiva antropologica ed etnografico visiva, su Aby Warburg, e sul suo lavoro visto come punto di contatto tra scienza sociale, iconologia e storia dell’arte. Nel secondo seminario sarà affrontata la dimensione politica delle immagini fotografiche, viste come “dispositivo” (nel senso foucaultiano del termine), con riferimento ai processi di costruzione e decostruzione degli universi legati al disturbo psichico. Nel terzo seminario sarà dedicata attenzione ad alcuni aspetti degli archivi fotografici personali, in rapporto alle modificazioni della memoria imposte dal digital turn e dai complessi rivolgimenti sociali contemporanei. Nel complesso, i seminari, attraverso l’analisi di alcune poetiche e politiche d’immagine, vorrebbero ampliare le basi conoscitive della cultura visuale contemporanea, in una prospettiva di collaborazione tra scienze sociali e storia dell’arte, iconologia, Bildwissenschaft, Visual Studies, critica e storia dei media, in particolare della fotografia. Testo di riferimento utile per l’approfondimento del lavoro seminariale è F. Faeta, L’occhio e le cose. Cinque lezioni sullo sguardo, con una prefazione di Ruggero Eugeni, Milano, Meltemi, Estetica e culture visuali, 2023
Francesco Faeta è professore ordinario di Antropologia culturale. Ha insegnato, in Italia, presso l’Università della Calabria e l’Università di Messina e insegna ora, come professore esterno, presso la Scuola di Specializzazione per i Beni Culturali DEA dell’Università “La Sapienza” di Roma. Oltre che aver tenuto lezioni in numerose università europee, è stato docente Erasmus, per diversi anni, presso le Università di Valladolid e de’ A Curuña, in Spagna, Direttore di Studi invitato all’École Pratique des Hautes Études (La Sorbonne) di Parigi, nel 2004, fellow e associate researcher dell’Italian Academy for Advanced Studies in America presso la Columbia University, a New York, dal 2012. Ha effettuato ricerche etnografiche e antropologiche in ambito europeo, con particolare riferimento al Mezzogiorno d’Italia. Sue fotografie sono state esposte in sedi italiane e straniere e i suoi saggi sono stati tradotti in numerose lingue. Curatore di svariate mostre di fotografia di rilievo nazionale e internazionale, fa parte dei comitati scientifici di qualificate riviste scientifiche (tra le quali “Visual Ethnography”, “Voci”, “Antropologia” “RSF – Rivista di Studi di Fotografia”) e dirige, per l’Editore Franco Angeli in Milano, la collana Imagines. Studi visuali e pratiche della rappresentazione.
PUBBLICAZIONI
Tra le sue ultime pubblicazioni Questioni italiane. Demologia, antropologia, critica culturale, Torino, Bollati Boringhieri, 2005; Fotografi e fotografie. Uno sguardo antropologico, Milano, Franco Angeli, 2006; Le forme della festa. Studi e materiali sulla Settimana Santa in Calabria (in collaborazione con Antonello Ricci), Roma, Squilibri, 2007; Le ragioni dello sguardo. Pratiche dell’osservazione, della rappresentazione e della memoria, Torino, Bollati-Boringhieri, 2011; AZ- Arturo Zavattini fotografo, viaggi e cinema 1960-1970 (in collaborazione con Giacomo Daniele Fragapane), Roma, Contrasto, 2015; Fiestas, imágenes, poderes. Una antropología de las representaciones, Victoria Gasteiz-Buenos Aires, Sans Soleil Ediciones, 2016; Arturo Zavattini. Passeggiata napoletana (in collaborazione con Giacomo Daniele Fragapane), Roma, Postcart, 2017; La Passione secondo Cerveno. Arte, tempo, rito, Milano, Ledizioni, 2019; Il nascosto carattere politico. Fotografie e culture nazionali nel secolo XX, Milano, Franco Angeli, 2019; Frank Cancian – Un paese del Mezzogiorno italiano Lacedonia -1957, Roma, Postcart, 2020; L’albero della memoria. Scritture e immagini, Palermo, Edizioni del Museo Pasqualino, 2021.