Arte, artisti e istituzioni educative in tempo di guerra/Art, artists and educative institutions in times of war

14 marzo 2024
Aula Magna
Palazzo Fernandez

Che ne è dei diritti culturali ed educativi in tempo di guerra? Qual è l’impatto sugli artisti e sulla loro produzione? E come può l’arte in un contesto di estrema sofferenza r/esistere e contribuire ad alimentare la speranza e a immaginare futuri di coesistenza?
A partire dal 2016 l’Accademia di Belle Arti di Palermo ha iniziato un progetto di cooperazione mediterranea nella regione del nord Africa e del Medio Oriente con le istituzioni omologhe di Algeria, Egitto, Giordania, Marocco, Palestina, Tunisia. Da questa politica di internazionalizzazione a vocazione mediterranea e dal bisogno di esprimere solidarietà artistica e culturale a colleghi e artisti vittime della guerra nasce quest’incontro di conversazioni e riflessioni.
In un’esperienza di prossimità artistica e umana docenti e studenti dell’Accademia di Palermo dialogheranno con Hanadi Sileet, illustratrice della Helwan University, Cairo; Samar Martha, curatrice indipendente e docente alla Birzeit University, Palestina; Shareef Sarhan, artista visivo e fotografo di Gaza; Ghassan Abulaban, pittore palestinese della School of Visual Arts di Amman; Marcello Faletra, saggista e critico d’arte italiano; Flavia Mazzarino, collaboratrice del regista palestinese Kamal Aljafari; Federico Busonero, autore di ricerche fotografiche in Palestina.

What about cultural and educational rights in wartime? What is the impact on artists and their production? And how can art resist/exist and contribute to sustain hope and imagine future coexistence in a context of extreme suffering? In 2016 the Academy of Fine Arts of Palermo has started in the region of North Africa and the Middle East a project of Mediterranean cooperation with similar institutions in Algeria, Egypt, Jordan, Morocco, Palestine, Tunisia. This meeting of reflection and conversations arises from the Mediterranean vocation of this policy of internationalization and from the need to express artistic and cultural solidarity to colleagues and artists victims of war. In an experience of artistic and human closeness, teachers and students of the Academy of Palermo will dialogue with Hanadi Sileet, illustrator, Helwan University, Cairo; Samar Martha, independent curator and lecturer, Birzeit University, Palestina; Shareef Sarhan, visual artist and photographer, Gaza; Ghassan Abulaban, Palestinian painter from the School of Visual Arts, Amman; Marcello Faletra, Italian essayist and art critic; Flavia Mazzarino, collaborator of the Palestinian director Kamal Aljafari; Federico Busonero, author of photographic researches in Palestine (in order of presentation).

 

L’incontro si terrà in presenza e con collegamenti a distanza.
The meeting will be held in presence and with remote connections.

 

PROGRAMMA/

10.00
— Saluti introduttivi
Umberto De Paola
Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo
Leonardo Di Franco,
Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Palermo,

10.20
— Presentazione dell’incontro
Maria Antonietta Malleo e Sebastiano Raimondo —  Accademia di Belle Arti

10.45
Codici e pattern iconografici della questione palestinese
Hanadi Sileet, illustratrice, Helwan University, Cairo, Egitto

11.45
The impact of occupation on the arts production with focus on artworks from Gaza/L’impatto
dell’occupazione sulla produzione artistica palestinese, con un focus sulle opere d’arte da Gaza
Samar Martha, curatrice indipendente e docente, Birzeit University, Palestina

12.15 — Pausa

12.30
An artist from Gaza. My life and the experience of the Shababak contemporary art space/Un artista
di Gaza. La mia vita e l’esperienza dello spazio di arte contemporanea Shababak
Shareef Sarhan, artista visivo e fotografo, Gaza, Palestina

13.00
Reflections in Painting on Occupied Palestine/Riflessioni in pittura sulla Palestina occupata
Ghassan Abulaban, pittore, Palestina-Giordania, School of Visual Arts, University of Jordan, Amman

13.30 — Dibattito e pausa pranzo

15.00
Immagini che ci guardano: Gaza, morti senza tombe
Marcello Faletra, saggista e critico d’arte, Italia

15.30
Il cinema di Kamal Aljafari
Flavia Mazzarino, Kamal Aljafari Productions, Palestina-Germania

16.00
La terra che rimane
Federico Busonero, fotografo, Italia-USA

16.30 — Dibattito e conclusioni

 


Una candela nell’oscurità. L’arte oltre il conflitto/A candle in the darkness. Art beyond conflict

Mostra a cura di Maria Antonietta Malleo e Sebastiano Raimondo/Exhibition curated by Maria Antonietta Malleo and Sebastiano Raimondo

14 marzo – 5 aprile 2024

Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
Palazzo Fernandez
via Papireto, 20

Inaugurazione 14 marzo 2024, ore 17.30

Orari di apertura lunedì-venerdì 10-13 e 15-18.30

 

“… Mentre pensi agli altri che sono lontani/ pensa a te stesso e dì/ vorrei essere una candela
nell’oscurità”.

Ispirandosi a un verso del grande poeta palestinese Mahmoud Darwich, l’esposizione promossa dalla Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti intende riflettere sul potere dell’arte d’illuminare le coscienze anche nei momenti più bui della storia, evidenziandone la funzione civilizzatrice e la capacità trasformativa e dialogica, secondo una linea di pensiero che interpreta la storia dell’arte come storia dell’agire nonviolento” (Argan).

In mostra libri su opere d’arte di ogni tempo che hanno decostruito la violenza e messo in luce la disumanizzazione della guerra, sulla nonviolenza come principio di civiltà, con un focus sull’arte contemporanea palestinese e della regione mediorientale e nordafricana, segnata da una lunga storia di conflitti armati, ma anche da una resistenza creativa e nonviolenta affidata all’arte, come nel caso delle Primavere arabe del 2010-2011 in Tunisia, Egitto e Siria.
Attraverso l’interazione tra parola, immagine e suono il percorso continua sui piani formali e semiotici del libro d’artista -con opere dalla Collezione del libro d’artista della Biblioteca dell’Accademia- dell’audioinstallazione, del film e del reading.
Con la lettura di testi e poesie di Mahmoud Darwich, Gianni Rodari, Fadwa Souleimane, tra gli altri, affidata all’interpretazione di Giusva Pecoraino, artista visiva e performer dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, anche la parola poetica, nata dall’esperienza della guerra di ogni tempo, si fa universale inno alla vita, a difesa della dimensione umana.

14 March – 8 May 2024

Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
Palazzo Fernandez
Via Papireto 20, Palermo

Opening 14 March 2024, 17.30
Opening hours
Monday-Friday 10.00-13.00 e 15.00-18.30 (until 5 April)
Monday-Friday 10.30-13.00 and 16.15-18.45 (from 6 April)

Free admission

“…As you think of others far away/ think of yourself and say:/ if only I were a candle in the dark”. Inspired by a verse of the great Palestinian poet Mahmoud Darwich, the exhibition promoted by the Library of the Academy of Fine Arts intends to reflect on the power of art to enlighten consciences even in the darkest moments of history. It points out the civilizing function and the transformative and dialogic capacity of art, according to a line of thought that interprets “history of art as the history of nonviolent action” (Argan). On display books on artworks that at any time have deconstructed violence and highlighted the dehumanization of war, and on Nonviolence as a principle of civilization. In focus also contemporary Palestinian art and from the Middle East and North Africa, a region afflicted by a long history of colonialism and armed conflicts, but also by a creative and nonviolent resistance entrusted to the arts, as in the Arab Spring of 2010-2011 in Tunisia, Egypt and Syria. Belonging to the collection of the Accademia Library or generously loaned by private individuals, the books to consult are displayed with “post it” that highlight works, proposed also by students of the course of History and methodology of art criticism. The exhibition path continues on the formal and semiotic levels of the artist’s book -with works from the Collection of Artist’s Book of the Library of the Academy- and through the interaction between word, image and sound in audio installations, films and readings. Also poetry, born from the experience of war in every age, becomes a universal hymn to life, in defense of the human dimension. At the opening poems and texts by Mahmoud Darwich, Gianni Rodari, Fadwa Souleimane, among others, are interpreted by Giusva Pecoraino, visual artist and performer of the Academy of Fine Arts of Palermo.

Poems by Mahmoud Darwich are read by Ibrahim Ahmed.