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Dichiarazione contro i conflitti e per una cultura di pace

Pubblicato il 15 Maggio, 2024 alle 9:30 .

Il Consiglio Accademico dell’Accademia di Belle Arti di Palermo condanna la guerra ed esprime profonda preoccupazione per gli effetti dovuti alla normalizzazione del ricorso alla violenza e alla sua logica autodistruttiva nella risoluzione dei conflitti. 

Si tratta di un processo di pericolosa regressione storica che mina i progressi conseguiti dopo la Seconda guerra mondiale, con una visione di pace, riconciliazione e coesistenza affidata alle Costituzioni degli Stati che rifiutano la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, come l’art.11 della nostra Costituzione, e al progetto delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, quest’ultima promotrice di un’importante trasformazione educativa e culturale anche grazie al programma di formazione e cooperazione internazionale Erasmus.

Questa tendenza involutiva contraddice il senso più profondo della cultura, che è espressione di consapevolezza dell’interconnessione tra civiltà, popoli ed esseri viventi, e lo scopo di ogni progetto educativo, per sua natura finalizzato alla costruzione della pace attraverso lo sviluppo creativo e armonioso degli individui e delle società.

Il Consiglio Accademico condanna la distruzione delle istituzioni educative, artistiche e culturali dei paesi martoriati dalla guerra, in Palestina, in Ucraina e nelle altre aree di crisi del pianeta, ed esprime vicinanza e solidarietà alle comunità accademiche, agli studenti, ai colleghi, agli artisti e alle popolazioni civili.

Il Consiglio ribadisce inoltre l’importanza della tutela e promozione del libero dibattito e dello sviluppo del pensiero critico all’interno delle istituzioni di alta formazione, in risposta ai pericoli dell’intolleranza e della violenza, e la necessità dell’educazione al dialogo e alla risoluzione nonviolenta dei conflitti sin dalle giovani generazioni. 

Consapevole della forza trasformativa dell’azione educativa, il Consiglio Accademico dell’Accademia di Belle Arti afferma pertanto il suo impegno a promuovere l’educazione alla cultura della pace e della nonviolenza, ricordata dal Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno e rilanciata a livello internazionale dall’UNESCO nel novembre 2023 con la nuova “Raccomandazione per l’educazione alla pace e ai diritti umani, alla comprensione internazionale, alla cooperazione, alle libertà fondamentali, alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile”, che esorta gli Stati membri e la società civile all’introduzione di contenuti di pace e diritti umani in ogni ordine e grado dei sistemi educativi, uno dei più importanti obiettivi dei Sustainable Development Goals 4.7 delle Nazioni Unite.

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