NEL VIVO DELL’ARTE/
Il senso della collezione. Come si progetta una mostra.
martedì 28 febbraio 2022
ore 09.30
Classroom Nel vivo dell’arte – seconda edizione
Codice bncapsx
Obbiettivo della comunicazione è raccontare come si progetta una grande mostra e trasmettere la complessità del rapporto tra le tre principali figure professionali che costruiscono l’ossatura. Queste figure sono il curatore, il progettista e il grafico. I contributi di queste tre figure, tutte insostituibili, concorrono in una dialettica critica a raggiungere un equilibrio narrativo d’insieme strutturato sulla relazione tra collezione, allestimento, spazio architettonico e fruitori.
Agli studenti verranno quindi comunicati tre livelli di conoscenze rispetto a:
a) come si articola un concept narrativo. Cioè cosa si vuole comunicare con una mostra e con quali modalità. Cosa si espone e come si allestisce l’esposizione.
b) Come si progetta un’installazione temporanea basata sulla performance visiva. Cioè la comprensione del ruolo dell’architettura come ambiente di dispiegamento del percorso-mostra e come scenario dell’esposizione.
c) Come si progetta l’impianto grafico della mostra e della sua comunicazione strategica. Cioè come si progettano gli elementi grafici fondamentali (titolo-mostra, logotipo, lettering, ecc) e come si organizzano e producono i format cartacei, il website dedicato, e il merchandising.
Ci si attende come risposta degli studenti l’apprendimento e l’assunzione di conoscenze rispetto a:
– come si forma una collezione di oggetti / una narrazione di concetti da mettere in mostra (aspetto creativo – curatoriale);
– come si progetta l’allestimento di una mostra (aspetto creativo – architettonico);
– come si comunicano i contenuti di una mostra (aspetto creativo – grafico).
Pier Federico Caliari (Torino, 1964), architetto e dottore di ricerca in Architettura degli interni e Allestimento, si laurea cum laude in Architettura nel 1991 al Politecnico di Milano.
È professore ordinario in Architettura degli Interni e Allestimento presso il Dipartimento di Architettura Design presso il Politecnico di Torino.
Nel 2003 è tra i fondatori del Seminario Internazionale di Museografia di Villa Adriana Piranesi-Prix de Rome, di cui ha curato tutte le diciotto edizioni.
Dal 2016 è Presidente dell’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia Onlus.
Per la stessa Accademia dirige il Master in Museografia, Architettura e Archeologia. Progettazione strategica e gestione innovativa del patrimonio archeologico.
Ha curato e condotto workshop internazionali e tenuto conferenze in Cina, Egitto, Grecia, Germania, Spagna, Turchia, Stati Uniti e Italia.
Ha pubblicato saggi e monografie tra cui: “La Forma dell’Effimero” (2000), “Museografia. Teoria estetica e metodologia didattica” (2003), ”Tractatus Logico Sintattico. La forma trasparente di Villa Adriana” (2012), “Architettura per l’Archeologia. Museografia e Allestimento” (2014) con L.B. Peressut e la “La Forma della Bellezza” (2019).
Studioso di Villa Adriana, ha elaborato la teoria polare-ipotattica dei tracciati regolatori che stanno alla base della composizione generale della Villa.
Nel 2018 ha promosso e organizzato in partnership con l’Istituto Villa Adriana – Villa d’Este e il Comune di Tivoli la Call Internazionale di Progettazione per la riqualificazione della Buffer Zone Unesco di Villa Adriana, i cui esiti sono pubblicati nel volume curato con L.B. Peressut “Piranesi – Prix de Rome. Progetti per la Grande Villa Adriana”.
Nel 2018 ha curato il N°84 Speciale della rivista Ananke “XIX secoli a Villa Adriana. Interferenze e folgorazioni iconiche (118-2018)”, in occasione del XIX Centenario della costruzione della Villa.
Ha realizzato progetti per incarichi pubblici di architettura e di museografia. Tra questi, anche in collaborazione, il Museo Profano presso i Musei Vaticani, i Musei Civici di Monza, il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo a Magreglio (CO), e il MUST di Vimercate (MI), con il quale ha vinto il premio ICOM Italia per il miglior allestimento museale italiano del 2011.
coordinamento/ Maria Desirée Vacirca, docente di Museografia