5/6 ottobre
2023

Aula Ducrot
ore 20.00

Cantieri culturali alla Zisa
via Paolo Gili, 4
Palermo

 

Marie e Woyzeck. Nessun altro personaggio nel ‘Woyzeck’ possiede un nome. Gli unici che lo hanno sono anche quelli che non sopravvivono. Lei assassinata, lui impiccato nella pubblica piazza. Tutti gli altri personaggi sono evocati e materializzati in una comunità che si manifesta di volta in volta come forza devastante e che appare e scompare, sottraendosi e aggiungendosi a un luogo circoscritto, sotto forma di allucinazioni, come un vortice di figure e di forze anonime. Le scene sono spiate, avvertite, subite, ascoltate e non solo agite e ognuna delle scene è trattata come un centro esplosivo, autonomo, coerentemente alla manifesta frammentarietà degli episodi. Scene che si manifestano con un attacco concentrico, con il quale il soldato Woyzeck viene fatto saltare e raso al suolo, e con lui la sua Marie. L´Imbonitore, il Capitano, il Dottore, l´Ebreo, il Tamburmaggiore vivono evocati, appaiono morti in un luogo di morte. “Questo posto è maledetto… – dice Woyzeck – Silenzio. Tutto silenzio. Come se il mondo fosse morto”. “Cos´è che in noi mente, uccide, ruba?”, si chiede Büchner, e la risposta non è certo sussurrata. “Ogni uomo è un abisso; vengono le vertigini a guardarci dentro.”


IDEAZIONE E PROGETTAZIONE

Scenografia/

Chiarastella Santalucia
Diana Cracolici
Martina Saccone
Maura Cattano
Alessandra Vizzini
Stefania Adelfio
Elena Madia
Sofia Alopari
Francesco Troia
Sarah Radicello
Luana Trupiano
Noemi Palazzo
Chiara Pirrone
Margherita Travaglia
Iolanda Vella

Luci e Costumi/

Felicetta Ottavia Giordano
Alice Perez

COORDINAMENTO/

Scene/
Prof.ssa Antonella Conte

Luci/
Prof.ssa Liliana Iadeluca

Costumi/
Prof.ssa Francesca Pipi

Cultrici della materia/
Chiara Mirabella
Germana Sfameli

DRAMMATURGIA E REGIA/
Prof. Claudio Collovà

con
Riccardo Buccheri
Irene Cangemi
Giulia Gelmi di Caporiacco
Martina Cassenti
Paolo Di Piazza
Enrico lodovisi
Sonia Pennino
Salvo Preti
Daniele Verciglio
Musica e Canzone di Woyzeck —
Giacco Pojeri e Nino Vetri