CATASTROFE
magari fossi una candela in mezzo al buio
PERFORMANCE PER CORPI, VOCI IMMAGINI
ideazione e regia di Gigi Borruso
Venerdì 1 e sabato 2 marzo 2024
allo Spazio Ducrot dei Cantieri alla Zisa.
Due spettacoli, alle 18 e alle 20,00. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
Debutta “Catastrofe” un progetto didattico e di spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Palermo con la generosa collaborazione delle attrici e degli attori di DanisinniLab. Un’azione teatrale dedicata al tema della parola negata, del dissenso e della repressione.
Un progetto dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Corso di Scenografia a cura dei docenti: Valentina Console, Liliana ladeluca, Salvatore Lo lacono, Francesca Pipi, Vincenzo Sansone
Con la messa in scena di Catastrophe di Samuel Beckett e l’interpretazione di testi e testimonianze tratte da: “Scrittori dal carcere – Antologia PEN”, “Fili blu – Lettere dal carcere” e da Refaat Alrareer, Mahmoud Darwish, Antonio Gramsci, Nazim Hikmet, Nelson Mandela, Alda Merini, Narges Mohammadi, Eugenio Montale, Michele Perriera, Aleksändr Solzenicyn, Wistawa Szymborska, Dylan Thomas ed altri.
Un’originale intreccio drammaturgico, pensato dal regista Gigi Borruso, che mette insieme il testo “Catastrophe” di Samuel Beckett (che il grande drammaturgo irlandese dedicò a Václav Havel, lo scrittore praghese incarcerato dal governo cecoslovacco nel 1979) e le voci dei tanti perseguitati delle ultime due, tre generazioni.
“Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.
Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e dì: magari fossi una candela in mezzo al buio.”
Mahmoud Darwish
Un piccolo esperimento fra l’istallazione e il teatro su un grande e attualissimo tema come quello del diritto di esprimere le proprie opinioni, affrontato attraverso un percorso immersivo fra video, azioni teatrali e narrazioni a tu per tu con gli spettatori. Su sette postazioni 15 attori si alterneranno rievocando storie e testimonianza di chi sulla propria pelle ha vissuto la persecuzione, il carcere e la tortura. Una riflessione non solo dedicata ai diversi regimi autoritari sparsi per il mondo, ma che ci interroga sulla fragilità delle stesse democrazie in quei momenti storici in cui cresce l’insofferenza per pensieri e modi di essere “diversi”.
Con gli attori del Laboratorio DanisinniLab:
Francesco Cammarata, Sabina Carnemolla, Emanuela Cannella, Cinzia Carraro, Francesca Cinà, Nadia Conti, Valeria D’aquila, Marcella Fiumanò, Alessandra Guagliardito, Giuseppe La Licata, Valeria Lopes, Paola Minasola, Dorotea Passantino, Maria Piraino, Agnese Restivo, Violetta Sieli, Tamara Trovato
Scene, luci, costumi e montaggio video:
Sofia Alopari, Elisabetta Arnone, Paula Barrera Herrero, Gaia Bonvissuto, Anita Dellaira, Sofia Favata, Fabrizio Freni, Ignazio Guarneri, Xiunian Liu, Elena Madia, Martina Occhipinti, Chiarastella Santalucia, Cosimo Maria Urso, Alessandra Vizzini, con la collaborazione degli allievi del Triennio Prof. Lo lacono