Docente
Quando si parla del design della moda forse non bisognerebbe andare troppo in là nei secoli, basterebbe soffermarsi su quel fenomeno di “personalizzazione” dell’abbigliamento avvenuto nel XVIII secolo in Francia. Le sartorie si trovarono coinvolte in una sorta di “rivoluzione” culturale, gli avvenimenti storici, sociali, culturali ed artistici avevano iniziato ad influenzare non solo l’evoluzione di un nuovo mondo illuminato, ma anche, e sempre di più il mondo dell’abbigliamento.
Da quel frangente storico, fino ad arrivare ai giorni nostri il ruolo degli stilisti è stato determinante per imprimere la moda di una spinta in grado di aprire ad evoluzioni sempre più veloci e mutevoli, in accordo con i sempre più rapidi cambiamenti sociali.
Oggi il fashion designer, consapevole della propria identità culturale, va considerato come uno dei primi interpreti e anticipatori dello zeitgeist.
Abile nell’uso degli strumenti intellettivi, prima ancora che tecnici, imprescindibili per un efficace intervento che individui nella ricerca e nel progetto la premessa di ogni coerente atto creativo.
Lungi dall’abbracciare spazi e pratiche meramente artigianali, il “fashion design” è un mondo che comprende figure altamente specializzate in grado di muoversi su una piattaforma variegata, specchio della multidisciplinarietà dei linguaggi e della trasversalità dei contenuti che connotano la cultura contemporanea.
Formare dei progettisti della moda in grado di interpretare I segni della contemporaneità e di esprimere linguaggi originali senza perdere di vista questioni come la messa in opera e la fruibilità del prodotto è il principale obiettivo di questo corso, dove tecnica e arte, creatività e rigore convergono lungo un unico paradigma.
L’acquisizione delle basi tecniche e delle conoscenze specifiche del settore, unitamente alla consapevolezza culturale della propria materia professionale, costituiscono inoltre il requisito imprescindibile perché ciascuno studente possa affermare il proprio profilo individuale e sentirsi “attrezzato” per affrontare il proprio campo di lavoro con un approccio che trascenda i limiti dell’artigianalità pur esprimendone il valore intrinseco.
Ogni anno accademico sarà declinato in unità didattiche che fisseranno gli obiettivi da raggiungere per portare a termine compiutamente il corso di studi: moduli annuali volti alla traduzione degli esercizi e dei temi creativi di ricerca in proposte operative effettivamente attuabili, e perché no, innovative.
Primo anno
É l’anno fondamentale per creare le basi tecniche affinchè lo studente possa acquisire i contenuti minimi irrinunciabili e possa comprendere le interazioni tra le diverse discipline del corso di studi. Verranno esposte le principali metodologie di disegno e illustrazione, si farà pratica degli strumenti e dei materiali di cui si prevede l’uso lungo l’iter accademico. Si apprenderà l’anatomia del figurino moda, la stilizzazione del figurino con le pose statiche e dinamiche, si apprenderanno le tecniche di rendering tessuti, e verrà richiesta infine la realizzazione di un progetto illustrativo in cui verranno sintetizzate tutte le nozioni apprese durante l’anno accademico. Le tecniche di riproduzione dell’immagine moda sono propedeutiche, per lo studente, ad acquisire naturalemente i primi rudimenti modellistici, e per comprendere come sono tecnicamente strutturati gli abiti. Processo didattico simile a quello pittorico del “disegno dal vero”. Unitamente all’insegnamento delle tecniche illustrative, verranno offerte allo studente le principali nozioni per poter definire i concetti di tendenza e di come esse siano sociologicamente l’espressione di situazioni economiche e culturali.