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Teoria e analisi del cinema e dell'audiovisivo

Il corso intende introdurre gli studenti agli strumenti teorici, critici e analitici sviluppati dagli studi classici sul cinema, sino all'attuale complessa costellazione che abbraccia le teorie del cinema, le teorie dell'immagine, dell'audiovisivo e gli studi sulla cultura visuale, con incursioni in altre discipline delle scienze sociali.

Gli studenti saranno introdotti alle nozioni sviluppate tra fine Ottocento e prima metà del Novecento (e in particolare tra il 1915 e il 1945), ovvero nel periodo della rinnovata riflessione sull'immagine, che il cinema e la fotografia inaugurano in contesti culturali e politici molto diversi, tra Germania, Francia e mondo anglosassone.

Si analizzeranno innanzitutto i testi e le idee di autori attivi negli anni '20 e '30, quali Béla Balázs, Walter Benjamin, Siegfried Kracauer e László Moholy-Nagy. Si affronteranno argomenti, quali la teoria del montaggio (come principio critico analitico e come prassi compositiva) ed in particolare il "montaggio intellettuale" e il "cine-Pugno" secondo S. M. Ėjzenštejn, il “cine-occhio” secondo Dziga Vertov e le teorie della forma cinematografica di stampo dialettico-materialistico.

Si introdurranno quindi i testi e le idee degli autori che hanno contribuito in modo fondamentale allo sviluppo dei Visual Culture Studies, della Bildwissenschaft e della Medienwissenschaft tedesche, della théorie de l'image, dell'antropologia dell'immagine e della critica cinematografica femminista. Si affronteranno, in particolar modo, i testi e le idee di Svetlana Alpers, Michael Baxandall, Guy Debord, Jacques Aumont, David Freedberg, Friedrich Kittler, André Bazin, Mary Ann Doane, Griselda Pollock, Marisa Sturken e Lisa Cartwright.

Il programma prevede lo studio di numerosi argomenti, fra i quali: le diverse concezioni dell’efficacia o del potere dell’immagine cinematografica, lo sguardo (il punto di vista dello spettatore, il male gaze, i “regimi scopici”, le pratiche del vedere, del guardare e dell’esser ri-guardati dall’immagine cinematografica), le diverse implicazioni del passaggio dall’immagine analogica all’immagine digitale, l’aura dell’immagine e la sua morte, l’inter-trans-medialità, la “migrazione delle immagini”, le implicazioni dell’avvento dell’immersività, il rapporto indessicale dell’immagine con il reale, lo schermo come supporto e “dispositivo”, la “distribuzione del sensibile”, la fantasmagoriacome spettacolo e come elemento ideologico, l’ontologia dell’immagine cinematografica, ecc.

L'acquisizione di tali conoscenze e l'introduzione al lessico specifico degli studi sul cinema e sull’audiovisivo permetterà allo studente di realizzare una migliore comprensione della densità estetica, epistemologica e politica dell’immagine in movimento, nella cultura visuale più complessiva di cui esprime la specificità storica.

Questo lessico verrà inoltre utilizzato come uno strumento concreto per analizzare numerosi esempi, tratti dal cinema, dalla fotografia, dalle videoinstallazioni e dai nuovi media.

 

 


Programma Pubblicato il Docente
Programma 2018-2019 11 Dicembre 2018 archivio didattica

La bibliografia del corso è costituita da materiali diversi:

  1. Bibliografia di base
  2. Filmografia di base
  3. Dispense tematiche riassuntive di ogni lezione disponibili in una cartella online, condivisa dalla docente via email. Si prega chi non lo avesse già fatto, di comunicare il proprio indirizzo email al fine di ricevere il link. Ogni dispensa contiene:
  • Lista degli argomenti affrontati durante ogni lezione;
  • Apparato iconografico;
  • Collegamenti ai materiali audiovisivi visionati;
  • Bibliografia di approfondimento.

1. Testi di base

Svetlana Alpers, L’Officina di Rembrandt. L’atelier e il mercato, Torino, Einaudi, 2006.

Michael Baxandall, Forme dell'intenzione, Torino, Einaudi, 2000.

André Bazin, Che cos'è il cinema?, Milano, Garzanti, 1994 (Parte prima e seconda).

Walter Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica(1936), Torino, Einaudi, 1966, pp. 16-78.

Hans Belting, Antropologia delle immagini, Roma, Carocci, 2013.

Horst Bredekamp, Immagini che ci guardano. Teoria dell’atto iconico, Milano, Raffaello Cortina, 2015.

Guy Debord, Opere cinematografiche, Milano, Bompiani, 2004

Georges Didi-Huberman, L’immagine insepolta. Aby Warburb, la memoria dei fantasmi e la storia dell’arte, Torino, Bollati Boringhieri, 2006.

David Freedberg, Il potere delle immagini. Il mondo delle figure: reazioni e emozioni del pubblico, Torino, Einaudi, 2009.

Enrico Ghezzi, Roberto Turigliatto (a cura di), Guy Debord (contro) il cinema, Milano, Il castoro, 2001.

Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Milano, il Saggiatore, 1967.

Nicholas Mirzoeff, Introduzione alla cultura visuale, Milano, Meltemi, 2005.

Andrea Pinotti, Antonio Somaini, Cultura visuale. Immagini, sguardi, media, dispositivi, Torino, Einaudi, 2016.

Friedrich Kittler, Gramophon, Film, Typewriter, Berlino, Brinkmann & Bose, 1986.

Bernhardt Siegert, Cultural Technics, New York, Fordham University Press, 2015

Antonio Somaini, Ejzenštejn. Il cinema, le arti, il montaggio, Torino, Einaudi, 2012 (Introduzione e capitoli I, II, III, XI, XII, XIII)

  • 2. Filmografia di base

Per sostenere l'esame gli studenti dovranno dimostrare la conoscenza dei titoli seguenti :

  • Le avventure di Mr West nel paese dei bolscevichi (Lev Kulešov, 1924)
  • Sciopero (Sergeji Ejzenštejn, 1925)
  • Dura lex (Lev Kulešov, 1926)
  • La sesta parte del mondo (Dziga Vertov, 1926)
  • La corazzata Potemkin (Sergej M. Ejzenštejn, 1926)
  • La madre (Vsevolod Pudovkin, 1926)
  • Ottobre (Sergej M. Ejzenštejn, 1928)
  • L'uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1928)
  • Tempeste sull'Asia / Il discendente di Gengis Khan (Vsevolod Pudovkin, 1928)
  • La linea generale (Sergej M. Ejzenštejn, 1929)
  • Entusiasmo (Dziga Vertov, 1930)
  • Que Viva Mexico! (Sergej M. Ejzenštejn, 1931, incompiuto, versione montata da Grigori Aleksandrov nel 1979)
  • Tre canti su Lenin (Dziga Vertov, 1934)
  • Alexander Nevskij ((Sergej M. Ejzenštejn, 1938)
  • Ivan il terribile, parte I e II (Sergej M. Ejzenštejn, 1944 e 1953)

Inoltre, i titoli seguenti:

  • The Cheat (Cecil B. DeMille, 1915)
  • Coeur fidèle (Jean Epstein, 1923)
  • Quarto potere (Orson Welles, 1941)
  • I figli della violenza (Luis Buñuel, 1950)
  • La règle du jeu (Jean Renoir, 1939)

Inoltre, i seguenti film di Guy Debord:

  • Hurlements en faveur de Sade (1952)
  • Critique de la séparation (1961)
  • La societé du spectacle (1973)
  • Réfutation de tous les jugements, tant élogieux qu'hostiles, qui ont été jusqu'ici portés sur le film La Société du spectacle (1975)
  • In girum imus nocte et consumimur igni (1978)

 

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