Il Mondo Magico dei Maya: tradizione indigena e mitologia maya nell’interpretazione di Leonora Carrington

Il tema del paesaggio come luogo di rispecchiamento tra uomo e natura è centrale nella tempera su tavola El Mundo Mágico de los Mayas, realizzata da Carrington su commissione del Museo Nacional de Antropología di Città del Messico tra il 1963 e il 1964. In quest’opera la costruzione frontale dello spazio spinge il paesaggio, suddiviso in tre livelli, a galleggiare in superficie, rappresentando insieme, attraverso una lente antigerarchica, la cornice e il contenuto dell’oikos dell’universo maya. Una grande Ceiba all’estrema destra dell’opera è simbolo della continuità e coesistenza tra i mondi: i suoi rami guardano al cielo mentre le radici affondano nell’oscurità del regno degli inferi. Il cielo rosso fuoco coronato dalle montagne è abitato dal sole e dalla luna insieme e, accanto al lucente “antenato del colibrì”, troviamo il serpente piumato e il pianeta Venere. In quest’opera Carrington rappresenta il tema della coesistenza come alternativa al dominio violento sulla terra e sull’uomo. L’immagine di un mondo organico e sincretico dove la magia torna a vivere, diventa un tema dominante nella sua produzione a partire dalla certezza che «soltanto nel bizzarro oceano della magia l’essere può trovare la salvezza per sé stesso e per il suo pianeta malato».

Palazzo Fernandez
Aula Pf 21
9 Aprile 2025
15:00-18:00