Fondamenti di disegno informatico
Il corso si pone l’obiettivo, attraverso temi teorico-pratici, di fornire agli studenti un confronto con strumenti e problematiche reali, per dare corpo digitale a presentazioni, rough o lavori precedentemente strutturati.
SCHEDA DIDATTICA
TECNICHE DELL’INCISIONE CALCOGRAFICA 8 C.F.A. (TRIENNIO) SECONDO SEMESTRE A/A 2022/2023
SCHEDA DIDATTICA
TECNICHE DELL’INCISIONE CALCOGRAFICA 6 C.F.A. (TRIENNIO) SECONDO SEMESTRE A/A 2022/2023
Programma Didattica Musei
Nel file “programma” troverete tutte le indicazioni a proposito della modalità d’esame, la bibliografia e la filmografia.
Programma
Prof. Rosario Perricone
Antropologia dell’arte
Testi
Gell, Alfred, 2021, “Arte e agency. Una teoria antropologica”, Raffaello Cortina, Milano.
Ingold, Tim, 2019, “Making. Antropologia, archeologia, arte e architettura”, Raffaello Cortina, Milano.
Severi, Carlo, 2018, “L’oggetto-persona. Rito, memoria, immagine”, Einaudi, Torino.
Altri testi di riferimento per lo studio individuale e la discussione in classe saranno segnalati e distribuiti nel corso delle lezioni.
Per chi non avesse seguito il corso di antropologia al triennio, o per chi avesse difficoltà a comprendere i concetti di base dell’antropologia, si consiglia di consultare:
Fabio Dei, Antropologia Culturale, Il Mulino 2016.
James Clifford, I frutti puri impazziscono, Bollati Boringhieri, Torino 1992 (in particolare i capitoli: 1-4)
Fenomenologia delle arti contemporanee
Il programma didattico per l’anno accademico 2022 – 2023 si concentrerà sui fenomeni di arte contemporanea analizzato a partire dai suoi aspetti più recenti. Da vent’anni l’arte sembra non attenersi alla linea di continuità del modernismo e, tanto meno alla divagazione onnivora del post – modernismo, oggi la linea comune è quella di una nuova forma di arte politica che: “s’interroga su alcune emergenze del nostro tempo.” (V. Trione) Gli artisti che superano il clamore della cronaca per introdurre un nuovo presente attraverso atti concreti e visionari.
Fenomenologia delle arti contemporanee
Il programma didattico per l’anno accademico 2022 – 2023 si concentrerà sui fenomeni di arte contemporanea analizzato a partire dai suoi aspetti più recenti. Da vent’anni l’arte sembra non attenersi alla linea di continuità del modernismo e, tanto meno alla divagazione onnivora del post – modernismo, oggi la linea comune è quella di una nuova forma di arte politica che: “s’interroga su alcune emergenze del nostro tempo.” (V. Trione) Gli artisti che superano il clamore della cronaca per introdurre un nuovo presente attraverso atti concreti e visionari.
Fenomenologia delle arti contemporanee -Phenomenology of Contemporary Arts Program
Il programma didattico per l’anno accademico 2022 – 2023 si concentrerà sui fenomeni di arte contemporanea analizzato a partire dai suoi aspetti più recenti. Da vent’anni l’arte sembra non attenersi alla linea di continuità del modernismo e, tanto meno alla divagazione onnivora del post – modernismo, oggi la linea comune è quella di una nuova forma di arte politica che: “s’interroga su alcune emergenze del nostro tempo.” (V. Trione)
english version
The course program 2022 – 2023 will focus on the phenomena of contemporary art analyzed starting from its most recent aspects. For twenty years, art seems not to stick to the line of continuity of modernism and, much less to the omnivorous digression of post – modernism, today the common line is that of a new form of political art which: “questions some emergencies of our time. ” (V. Trione)
Programma di Teatro di Figura
Programma Laboratorio
• Realizzazione e movimentazione delle OMBRE, scelta e scrittura di un testo e realizzazione di un trailer di presentazione per uno spettacolo delle ombre, su tema scelto dagli allievi
Programma teorico
• Storia italiana delle marionette e dei burattini, due idee di teatro radicalmente diverse
che comportano una diversa fruizione e un diverso pubblico.
• Vittorio Podrecca
• I Colla a Milano
• Romano Danielli in Emilia
• Le guarattelle Napoletane
• Le vastasate, il Cunto, i Tutui e l’Opera dei Pupi
• Visita presso il teatro e laboratorio dell’Associazione f.lli Cuticchio
• Visita presso Palazzo Branciforte, collezione storica di Giacomo Cuticchio
• Visita al Museo Internazionale delle Marionette
• Cenni sulle culture extra europee
• Il teatro delle ombre
• Cenni sulle avanguardie artistiche da Kleist a Gordon Craig
• Manifesto Dogmar 2005
• Approfondimenti sul teatro di figura contemporaneo in Italia, attraverso il lavoro di
“Teatro, gioco, vita”, Fabrizio Montecchi, Anusc Castiglioni, Marta Custunà, Fabiana Iacozzilli
programma biennio scenografia per il teatro
Oggetto fondamentale del Biennio Specialistico sarà la pratica del fare teatro, saranno realizzati pertanto un laboratorio di pittura di scena ed uno spettacolo nel corso dell’anno accademico
Programma Allestimento degli spazi espositivi – ABVPA 64
OBIETTIVI FORMATIVI
L’allestimento degli spazi espositivi sin dal’Ottocento con le prime Esposizioni Universali istituisce un processo creativo che mira a mettere in stretta relazione l’oggetto da esibire con il luogo destinato all’esposizione.
Il corso ha l’obiettivo primario di fornire gli strumenti utili per poter affrontare autonomamente un progetto allestivo in tutte le sue forme e tipologie, passando dall’ideazione alla realizzazione pratico/esecutiva. Parallelamente si ritiene fondamentale stimolare l’attenzione degli studenti sulle molteplici possibilità progettuali parziali o totali, che siano misurati interventi o importanti composizioni spaziali dei luoghi, attraverso gli strumenti tipici del lavoro dell’architetto e dello scenografo: materiali, forma, colore, luce, tecniche.
A tal fine sarà sviluppato lo studio di contenuti di riferimento storico-artistico e contemporanei, di concetti di comunicazione e di antropologia culturale fino ad arrivare alle più alte forme espressive ed innovative del settore. Il progetto dovrà trovare le proprie radici in un concetto chiaro e preciso che leghi l’interpretazione degli oggetti da esporre e lo spazio allestitivo (edifici, padiglioni fieristici, gallerie, spazi pubblici, ecc).
Si intende formare lo studente affinché sia in grado di creare esperienze che connettano committenti e fruitori, attraverso un modo di operare sempre alla ricerca di un perfetto equilibrio fra innovazione tecnico – organizzativa, qualità, materiali e contenuti. Inoltre l’approfondimento del metodo progettuale vuole condurre gli allievi a sviluppare capacità di elaborazione critica di un’idea allestitiva, stimolandolo ad associare un concetto chiave all’ideazione della forma. Al termine del corso gli studenti dovranno infine aver assimilato il principio della modulazione dello spazio, di organizzazione delle superfici e dei supporti espositivi al fine di raggiungere efficaci soluzioni progettuali compatibili con il budget stanziato dal committente
PREREQUISITI
L’allievo deve essere a conoscenza dei metodi di rappresentazione progettuale tramite le proiezioni ortogonali, assonometrie e prospettive e deve possedere la capacità di quotare un disegno tecnico e metterlo nella scala opportuna.
E’ altresì importante una preconoscenza delle tecniche legate alla composizione spaziale a cominciare dalle regole della geometria sino alle teorie della percezione.
Gli studenti devono poi conoscere la storia dell’arte con particolare riferimento alle espressioni artistiche che vanno dal modernismo alla contemporaneità.
METODI DIDATTICI E CONTENUTI DEL CORSO
Gli allievi saranno guidati ad approfondire le tematiche legate all’allestimento di spazi espositivi a prescindere che esse prevedano o meno oggetti fisici da mostrare. Contemporaneamente saranno invitati a sviluppare un progetto allestitivo destinato ad uno specifico luogo prestando attenzione ai materiali impiegati, alle tecniche costruttive e ai costi da affrontare.
La disciplina sarà affrontata sia sotto l’aspetto teorico che pratico per la conoscenza e l’acquisizione metodologica dell’intero processo creativo. L’aspetto teorico sarà supportato dal materiale appositamente organizzato dal docente sotto forma di presentazione e sarà condiviso con gli studenti per una facile acquisizione dei concetti.
Tre lezioni saranno dedicata all’approfondimento, curato dagli alunni, di alcuni progetti espositivi ritenuti rilevanti per l’introduzione di temi significativi come: il percorso espositivo, la modulazione dello spazi, la creazione di un luogo, la fruizione. Sarà importante soffermarsi sull’esperienza multisensoriale ai fini di dare rilievo all’oggetto da mostrare che dovrà dare il giusto peso a contenuti considerati indispensabili.
I progetti esaminati dovranno essere affrontati in modo approfondito e critico non solo attraverso immagini relative ai progetti scelti ma dovranno essere evidenziati i temi sviluppati e le peculiarità di ciascun allestimento, dalle strategie competitive alle caratteristiche dello spazio. Sarà affrontata altresì la rielaborazione di piante, sezioni, prospetti e percorsi.
Terminata questa prima fase, due lezioni saranno dedicate agli elementi di design presenti all’interno di un allestimento a partire dal pannello espositivo. Contemporaneamente particolare attenzione sarà rivolta al lessico e alla sintassi tipiche della progettazione approfondendo l’attenzione sui temi della struttura, dei moduli, dell’esposizione. Ogni tema, introdotto durante le lezioni, sarà rielaborato dagli studenti che dovranno evidenziare le potenzialità espressive legate alla composizione delle superfici.
A questa prima parte introduttiva si propone una ricognizione analitica (dalla fine del XVIII secolo ai giorni nostri) che metta in evidenza la varietà delle tipologie allestiti, siano esse di tipo museale, temporaneo, installativo, fieristico o inerenti all’ambito del Visual Merchandising. Il confronto con alcune esperienze progettuali vuole offrire agli studenti i riferimenti delle sperimentazioni in essere nel campo dell’allestimento di spazi espositivi, tale studio verrà integrato con le ricerche dei vari movimenti di avanguardia della prima metà del Novecento che hanno dato origine a differenti interpretazioni dello
spazio espositivo. Durante questa fase teorica verranno esaminati diversi progetti realizzati da importanti esponenti come Mies van Der Rose, Franco Albini, Carlo Scarpa, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Renzo Piano, Ugo la pietra, Enzo Mari, Gianni Colombo, Peter Greenaway e tanti altri. Verrà anche dato molto spazio a realtà e studi di progettazione contemporanei come Studio Azzurro, Antony Gormley, Italo Rota, Carlo Ratti, Gianni Colombo, Piero Guicciardini e Marco Magni, Adolfo Natalini, realtà come Bureau Betak e tanti altri.
Il programma svilupperà in dettaglio anche le seguenti tematiche:
– Obiettivi del progetto: Interpretare e focalizzare le richieste del cliente, individuazione dell’ambito operativo, documentazione su quanto è stato realizzato in merito
– Lo Spazio: Concetto di spazio e sua rappresentazione. Affrontare la progettazione sia che essa sia ambientata in un luogo specifico sia che essa debba essere sviluppata più liberamente
– La Forma: Concetto di forma e funzione, analisi degli aspetto volumetrici, analisi degli aspetti realizzativi
– La Funzionalità: Coniugare ‘utilitas’ e ‘venusta’. Analisi dei flussi ricettivi. Individuazione delle funzioni standard per tipologia di progetto
– I Materiali: Individuare i materiali migliori per la resa del progetto specifico. Analisi nei termini di costi/benefici, resa estetica/durabilità.
– I Colori: Gli aspetti percettivi e psicologici del colore. Come utilizzarlo a seconda delle caratteristiche progettuali
– L’illuminazione: Come ottenere un’illuminazione efficiente. Analisi delle varie possibilità illuminotecnica siano esse su binari. Incassati o supportati da stativi
– Comunicazione e Grafica: Come presentare al meglio l’idea progettuale. Possibilità dei programmi da usare. Punti chiave per ottenere efficienza e chiarezza comunicativa
– Tecnologie multimediali: Come utilizzare i supporti multimediali di ultima generazione: dai Led-screen, alle interazioni touch.screen, alle proiezioni, alle docce dolore, alla realtà virtuale, ai sistemi di diffusione sonora
Sono previste anche delle uscite didattiche sul territorio come per esempio la visita a Palazzo Abatellis, una delle prime e più brillanti lezioni di museografia curata dal’architetto Carlo Scarpa.
La parte laboratoriale sarà suddivisa in due periodi durante i quali gli studenti avranno l’opportunità di imbattersi nella progettazione di spazi allestitivi di vario tipo su tema assegnato. In tal modo verrà offerta la possibilità di confrontarsi direttamente con le difficoltà creative, rappresentative ed esecutive del progetto allestito. Si darà l’opportunità di confrontarsi sia singolarmente che in gruppo con le problematiche che dovranno affrontare con l supporto costante del docente.
L’ambito del primo progetto in cui gli allievi applicheranno i temi proposti in aula riguardano nella prima esercitazione, il centro storico di Palermo. Gli studenti, divisi in gruppi, si occuperanno della riprogettazione di percorsi turistici di un mandamento assegnato. Si dovranno prevedere gli ingressi, la definizione di una nuova segnaletica e la riprogettazione degli attuali percorsi attraverso la selezione degli argomenti e la creazione di un adeguato progetto grafico, interattivo ed efficace per la trasmissione delle informazioni.
Il secondo intervento prevede la progettazione di un piccolo padiglione destinato ad un’esposizione temporanea all’interno di uno dei mandamenti. Requisiti fondamentali saranno il facile montaggio e smontaggio e la possibilità di modulare il padiglione a seconda delle necessità e del contesto.
Le progettazione comprende la definizione particolareggiata del progetto espositivo sia sotto l’aspetto grafico che dei disegni tecnici, materiali e costi.
Alla fine di ognuna delle fasi progettuali gli alunni esporranno il frutto del loro lavoro sottoforma di presentazione omnicomprensiva.
MODALITA’ DI VALUTAZIONE FINALE
Durante tutta la durata del corso verranno fatte delle verifiche teorico/pratiche inerenti l’argomento di studio trattato. Al termine del corso gli studenti dovranno proporre un piccolo progetto installativo su tema indicato e un diario progettuale costituito da schizzi dell’idea, con all’interno intenti, inspirazioni, ripensamenti, references legati al propria esperienza progettuale. L’esame orale prevede anche domande teoriche su quanto studiato durante il corso.
La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale mediante l’analisi di un progetto espositivo le cui caratteristiche saranno concordate preventivamente
Programma Allestimento degli spazi espositivi
L’allestimento degli spazi espositivi sin dal’Ottocento con le prime Esposizioni Universali istituisce un processo creativo che mira a mettere in stretta relazione l’oggetto da esibire con il luogo destinato all’esposizione.
Il corso ha l’obiettivo primario di stimolare l’attenzione degli studenti sulle molteplici possibilità progettuali parziali o totali, che siano misurati interventi o importanti composizioni spaziali dei luoghi, attraverso gli strumenti tipici del lavoro dell’architetto e dello scenografo: materiali, forma, colore, luce, tecniche.
A tal fine sarà sviluppato lo studio di contenuti di riferimento storico-artistico e contemporanei, di concetti di comunicazione e di antropologia culturale fino ad arrivare alle più alte forme espressive ed innovative del settore. Il progetto dovrà trovare le proprie radici in un concetto chiaro e preciso che leghi l’interpretazione degli oggetti da esporre e lo spazio allestitivo (edifici, padiglioni fieristici, gallerie, spazi pubblici, ecc).
Si intende formare lo studente affinché sia in grado di creare esperienze che connettano committenti e fruitori, attraverso un modo di operare sempre alla ricerca di un perfetto equilibrio fra innovazione tecnico – organizzativa, qualità, materiali e contenuti. Inoltre l’approfondimento del metodo progettuale vuole condurre gli allievi a sviluppare capacità di elaborazione critica di un’idea allestitiva, stimolandolo ad associare un concetto chiave all’ideazione della forma.
Programma Allestimento degli spazi espositivi
L’allestimento degli spazi espositivi sin dal’Ottocento con le prime Esposizioni Universali istituisce un processo creativo che mira a mettere in stretta relazione l’oggetto da esibire con il luogo destinato all’esposizione.
Il corso ha l’obiettivo primario di fornire gli strumenti utili per poter affrontare autonomamente un progetto allestivo in tutte le sue forme e tipologie, passando dall’ideazione alla realizzazione pratico/esecutiva. Parallelamente si ritiene fondamentale stimolare l’attenzione degli studenti sulle molteplici possibilità progettuali parziali o totali, che siano misurati interventi o importanti composizioni spaziali dei luoghi, attraverso gli strumenti tipici del lavoro dell’architetto e dello scenografo: materiali, forma, colore, luce, tecniche.
A tal fine sarà sviluppato lo studio di contenuti di riferimento storico-artistico e contemporanei, di concetti di comunicazione e di antropologia culturale fino ad arrivare alle più alte forme espressive ed innovative del settore. Il progetto dovrà trovare le proprie radici in un concetto chiaro e preciso che leghi l’interpretazione degli oggetti da esporre e lo spazio allestitivo (edifici, padiglioni fieristici, gallerie, spazi pubblici, ecc).
Si intende formare lo studente affinché sia in grado di creare esperienze che connettano committenti e fruitori, attraverso un modo di operare sempre alla ricerca di un perfetto equilibrio fra innovazione tecnico – organizzativa, qualità, materiali e contenuti. Inoltre l’approfondimento del metodo progettuale vuole condurre gli allievi a sviluppare capacità di elaborazione critica di un’idea allestitiva, stimolandolo ad associare un concetto chiave all’ideazione della forma. Al termine del corso gli studenti dovranno infine aver assimilato il principio della modulazione dello spazio, di organizzazione delle superfici e dei supporti espositivi al fine di raggiungere efficaci soluzioni progettuali compatibili con il budget stanziato dal committente
Programma Allestimento degli spazi espositivi
L’allestimento degli spazi espositivi sin dal’Ottocento con le prime Esposizioni Universali istituisce un processo creativo che mira a mettere in stretta relazione l’oggetto da esibire con il luogo destinato all’esposizione.
Il corso ha l’obiettivo primario di fornire gli strumenti utili per poter affrontare autonomamente un progetto allestivo in tutte le sue forme e tipologie, passando dall’ideazione alla realizzazione pratico/esecutiva. Parallelamente si ritiene fondamentale stimolare l’attenzione degli studenti sulle molteplici possibilità progettuali parziali o totali, che siano misurati interventi o importanti composizioni spaziali dei luoghi, attraverso gli strumenti tipici del lavoro dell’architetto e dello scenografo: materiali, forma, colore, luce, tecniche.
A tal fine sarà sviluppato lo studio di contenuti di riferimento storico-artistico e contemporanei, di concetti di comunicazione e di antropologia culturale fino ad arrivare alle più alte forme espressive ed innovative del settore. Il progetto dovrà trovare le proprie radici in un concetto chiaro e preciso che leghi l’interpretazione degli oggetti da esporre e lo spazio allestitivo (edifici, padiglioni fieristici, gallerie, spazi pubblici, ecc).
Si intende formare lo studente affinché sia in grado di creare esperienze che connettano committenti e fruitori, attraverso un modo di operare sempre alla ricerca di un perfetto equilibrio fra innovazione tecnico – organizzativa, qualità, materiali e contenuti. Inoltre l’approfondimento del metodo progettuale vuole condurre gli allievi a sviluppare capacità di elaborazione critica di un’idea allestitiva, stimolandolo ad associare un concetto chiave all’ideazione della forma. Al termine del corso gli studenti dovranno infine aver assimilato il principio della modulazione dello spazio, di organizzazione delle superfici e dei supporti espositivi al fine di raggiungere efficaci soluzioni progettuali compatibili con il budget stanziato dal committente
Programma del Corso di Beni Culturali e Ambientali
Il corso di Beni Culturali e Ambientali affronta le questioni teoriche, storiche e metodologiche che attengono al patrimonio culturale materiale e immateriale e ai paesaggi culturali, con approfondimenti legati alle categorie dei beni archeologici, archivistici e librari, storico-artistici.
Le ombre, la luce. Il corpo nel mondo.
Il corso propone una riflessione approfondita sul corpo ( umano, animale, sociale, artificiale, geologico, urbano ) come soggetto della rappresentazione visiva, nelle arti, nei mass media, nelle funzioni rituali e religiose.
Nello specifico verrà approfondito il corpo umano al centro delle indagini filosofiche e psicoterapeutiche, con l’intento di delineare il tema caro agli artisti che verranno approfonditi; non ultimo si approfondirà l’anatomia descrittiva del corpo umano a carattere scientifico.
Le ombre, la luce. Il corpo nel mondo.
Programma di Storia dell’arte contemporanea 2
Il corso di Storia dell’arte contemporanea per l’A. A. 2021/2022 per l’indirizzo “Fumetto” affronterà il
percorso storico e storiografico relativo all’arte moderna e contemporanea con particolare attenzione ad
alcuni “casi studio” che delineano la congiuntura ossia quegli aspetti della modernità dai quali non si può
prescindere come: “il rivolgersi dal passato al futuro, accettazione del rischio, onnipresente mutamento, la
malleabilità del tempo e dello spazio” (T. J. Clark). Il corso si prefigge, quindi, di fornire il quadro più
completo ed esauriente dei movimenti di avanguardia restando sempre lontano dalla mitizzazione e dalla
celebrazione della novità per inquadrare linguaggi e movimenti nel contesto in cui questi operano e
insistono.
programma del corso
Programma del corso congiunto di Graphic design II (T + B) comprensivo di bibliografia.
I materiali del corso sono caricati nelle rispettive aule Classroom.
Programma SAC Arte e Politica
Programma del Corso di Storia dell’arte contemporanea per i corsi di Pittura e Design Grafico
Scheda didattica
Scheda didattica di Storia del costume, A.A. 2021 – 2022 (Prof. Giancarlo Germanà Bozza)